Già agli inizi dell'ottocento Johann Wolfgang von Goethe scriveva della Sicilia:
'L’Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto. La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra… chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita'.
Come dare torto a questo letterato, nel pieno di uno spirito romantico che aveva già allora colto il cuore e il sentimento di una regione di fascino e bellezza, cruda e riarsa eppure viva e antica.
Percorrere le strade di queste terre, sostando nelle piccole borgate dell'entroterra o lasciandosi cullare dal canto del mare delle coste e delle sue isole, assaggiarne i cibi frutto di quelle terre, nella piena sapidità di un territorio tipico e unico, è il modo migliore di vivere la Sicilia.
Lasciare scorrere il tempo tra templi ellenistici e palazzi normanni, barocchi, lasciti di invasioni perpetrate nel tempo e riconquiste di un'Europa qui sul confine con un mediterraneo spartiacque di culture, ma anche denominatore di culture, scenari naturali di grande bellezza e solitudine, borgate ancora oggi preservate dal logorio architettonico senza personalità, la Sicilia rappresenta un viaggio nel viaggio, una continua scoperta di sapori e profumi.
Il territorio esalta il profumo: le erbe selvatiche, tra arsure e rocce, incrementano il loro profumo e nell'aria si coglie, al di fuori dei centri urbani, le nuance del rosmarino, del finocchietto, dell'anice, il ronzio delle api in grado di produrre un miele ancora più carico di retrogusti.
Il pesce nei suoi mari non ha riferimenti perché il Mediterraneo è stato crocevia di passaggio per uomini ma anche per creature dell'acqua, incrocio tra specie endemiche e tropicali, possibilità di ricchezza sulla tavola.
Anche nel vino quella schiettezza di terra aspra si esalta nei bouquet genuini, schietti, importanti, ideali per accompagnare i cibi.
La Sicilia è luogo ideale per un 'on the road' in pieno stile Kerouac, senza meta, concedendole la possibilità di essere lei guida silente del vostro viaggio e sulla strada incontrate i sapori di questa terra.
Quali sono i migliori arancini (o arancine, la lotta tra province sul nome di questo gustosissimo prodotto della gastronomia povera)?
Lo scoprirete solamente assaggiandone le proposte ovunque, scoprendo le diversità all'ombra delle piazze antiche e delle Chiese della Sicilia Orientale, nell'entroterra, sino agli arancini palermitani, che saranno diversi perché diversa è la cultura di deriva.
Questo vale per panelle, panini sulla strada, abbuffate di pesci grigliati o proposti in zuppe o cous-cous: l'Africa è lì, poco lontana e i residui di un passato di conquista sono ancora tangibili tra i piatti delle zone di porto meridionali.
Il sapore dei cibi in Sicilia è una costante eruzione di scoperte e sapori, come il suo Vulcano, divinità e montagna allo stesso tempo, simbolo di una terra che al suo territorio deve tutto.