Molise: un mix di scenari di natura incontaminata
Alla scoperta di una regione dai mille volti
Il Molise è una terra di forti contrasti, se da una parte è capace di avere fenomeni di estrema industrializzazione, dall’altra ne ha di estrema artigianalità. E’ questa infatti la regione in cui si trovano ancora in vita attività come la costruzione di zampogne e di campane, attività floride ma chiaramente in controtendenza a qualsiasi altro genere di attività. E’ tra Scapoli e Fontecostanza, in provincia di Isernia, che ha la sua culla la nascita delle zampogne.
Sono duemila anni che qui abilissimi artigiani si tramandano di generazione in generazione i segreti per la costruzione di questi strumenti musicali che subito fanno pensare alle notte di Natale, ai pastori, alla nascita di Gesù, ai presepi di tutto il mondo. Non si contano invece più i lustri della “Pontificia Fonderia Marinelli”, nota oramai in tutto il mondo per i suoi capolavori ed oramai l’unica fonderia di campane.
Qui, ad Agnone, il bronzo viene fuso, forgiato, prende forma e si modella istoriandolo e decorandolo per poi vivere in campanili, su navi ed in qualsiasi altro habitat esse possano porsi. Oggigiorno accanto a queste produzioni, targhe, medaglioni, oggetti decorativi, bassorilievi e sculture hanno affiancato una produzione che viene esportata in tutto il mondo. Soffermandoci sempre nell’ambito dei metalli, il Molise è famoso anche per le lavorazioni dell’acciaio traforato e per la coltelleria. Il perchè di questa attività trova le sue origini nel lontano Quattrocento, quando un condottiero Cola di Monforte, fece costruire qui le sue spade e quelle per il suo esercito. Mentre la lavorazione dell’acciaio traforato è in via di estinzione, quella della coltelleria è quanto mai florida e fiorente e permette di lavorare a numerose persone creando così benessere, posti di lavoro e professionalità manuale.
A Frosolone, piccole officine, forgiano, arrotano, limano, preparano rasoi, coltelli per ogni genere e di ogni foggia unitamente a forbici che sono in grado di soddisfare sia il gusto estetico di chi ricerca un oggetto da regalo o da collezione. Anche l’aspetto enogastronomico in Molise fa ampiamente sfondo all’artigianato dando lavoro ad un buon numero di persone che si dedicano come una volta alla cura di cibi genuini e sani. La provincia di Campobasso è quella maggiormente interessata all’olio extravergine d’oliva, da cui si ricavano olii robusti e gustosi. La zona di Venafro è invece quella di maggior tradizione per la produzione della mozzarella di bufala.?La pasta è morbida, consistente e ricca di siero ed abbondantemente profumata dai fermenti lattici. La produzione, quella vera artigianale copre tutto l’anno ma ha le sue punte di miglior qualità da ottobre a fine inverno.
Il Molise è una regione in cui l’unione fra monti, colline e mare ha dato vita ad un insieme di ricette veramente uniche. Vigneti ed oliveti, grano ed ortaggi, pecore e capre sono la ricchezza di questo paese, di una bellezza paesaggistica unica e straordinaria. La cucina di Campobasso si allarga dalla zona montuosa caratterizzata da splendidi paesaggi naturali e dai resti dell’antica Saepinum, alle vallate che digradano verso il mare che diventando pian piano pianure sono coltivate a grano, oliveti, frutteti e vigneti da cui deriva il famoso Biferno, uno dei vini DOC della regione. Protetta invece da alte colline e monti, quelli del Matese, è la provincia di Isernia. Qui è ottimo il vino prodotto, il Pentro d’Isernia DOC; eccellente il tartufo raccolto in numerose località della Comunità Montana “Alto Molise”; di pregiata qualità l’olio e per concludere prelibati sono anche i salumi, fatti con animali accuratamente selezionati ed allevati in prati verdissimi. Anche il mare regala splendidi esemplari ittici, tanto da permettere la preparazione del famoso brodetto proposto in più versioni. La classica rimane però quella fatta con pesci di piccola taglia in modo che possano cuocere tutti insieme senza differenziare i tempi di cottura, condito poi con il sugo di cottura ristretto ma deciso. Molteplici sono le altre versioni, ricordiamo il “pappone”, che è la zuppa sopradescritta ma con l’aggiunta di verdure e di pane raffermo.
I piatti tipici sono, tra gli antipasti: - nirvi e musse, antipasto tipico di Campobasso, fatto con musetto del vitellino.
Tra i primi piatti:
- cavatelli al ragù, tipica pasta molisana che ovviamente bollita viene servita con un ragù di carne fatto con agnello ed aromi;
- fusilli alla molisana, anch’essa è una tipica pasta, fatta a mano ed arrotolata sullo speciale ferretto a spirale.
La caratteristica sta nella bontà della preparazione; vengono serviti con sugo di pomodoro e peperoncino;
- laganelle e fagioli, trattasi di piccole lasagne servite in minestra con fagioli, erbe aromatiche ed un trito di peperoncino, condito con olio crudo e pecorino grattugiato; - polenta al ragù, tipica della zona montuosa, viene fatta e servita appena scodellata con l’aggiunta di un sugo di carni di maiale tritato e cucinata con strutto, pomodori ed aromi vari tra cui il peperoncino.
Tra i secondi piatti:
- cacio e uova; il classico agnello cotto in tegame e condito a fine cottura con uova sbattute e pecorino grattugiato;
- turcinelli arrostiti, le interiora dell’agnello vengono raccolte a gomitolo ed assieme fatte cuocere sulla graticola o sulla brace.