07 Jul | Assegnate le Bandiere Blu 2025
Anche per il 2025 sono state assegnate le Bandiere Blu, prestigiosi riconoscimenti che si basano su diversi criteri, come per esempio qualità dell’acqua e dell’ambiente naturale, servizi offerti per le famiglie o per i giovani, presenza di locali e di luoghi di divertimento. I principi per la scelta e l’assegnazione scelti sono diversi, ma comunque tutti affidabili.Bandiere Blu, criteri seri e scelte per tuttiLe assegnazioni delle Bandiere Blu sono affidabili perché effettuate in base a criteri seri. Offrono ai turisti indicazioni utili per scegliere la località di vacanza più adatta alle proprie esigenze, in modo da non avere brutte sorprese. Inoltre, generano competizioni virtuose tra le località, perché le varie zone cercano di migliorare l’offerta e la qualità. Questo fa sì che il servizio sia di alto livello, a tutto vantaggio del turismo del nostro paese, che è una delle maggiori risorse. I criteri di assegnazione sono molti e prendono in considerazione diversi aspetti. Le Bandiere Blu premiano soprattutto la capacità da parte degli amministratori locali, di offrire servizi: ristoranti, locali, parcheggi, accoglienza e così via. Inoltre viene considerata qualità dell’ambiente, il mare pulito e le spiagge incontaminate. La scelta dipende da quello che si desidera dalla propria vacanza. Si possono incrociare le classifiche e confrontare le offerte. Non tutte le esigenze sono uguali. Chi ha bambini piccoli, per esempio, oltre alla qualità del mare bada anche all’accoglienza alberghiera, alla possibilità di avere mini-club o menu su misura, alla facilità di parcheggio. Ad altri non importa di percorrere un chilometro di sterrato con lo zaino in spalla per arrivare in una caletta di sabbia bianca e mare turchese, quasi deserta. L’Italia ha offerte per tutti i gusti. Per scegliere un villaggio o un campeggio sul mare vicino a una località Bandiera Blu 2025, potete cercare qui.I nostri consigli per la sceltaAncora indecisi sulla località di mare per queste vacanze estive 2025? Ecco qualche idea.Per famiglie con bambini: La spiaggia adatta ai più piccoli deve garantire sicurezza e libertà. È bene quindi preferire una località con mare limpido e non inquinato, con fondo basso e sabbioso sia per non farsi male cadendo, con spiaggia sorvegliata, un bar o un ristorante dove allattare in tranquillità o di accendere lo scalda biberon e dove ci sia anche una nursery. Inoltre ci dovrebbero essere giochi per bambini, sia sulla spiaggia sia sul lungomare. Perfette le spiagge dell’Adriatico.Per i giovani: sono indicate le località con una ampia scelta di locali per l’happy hour e dove tirare l’alba con gli amici. Meglio ancora se non si spende un capitale. Consigliate Jesolo, in Veneto, che offre discoteche, locali notturni, parchi acquatici e campeggi con tariffe da 4 euro in su a notte a persona. In Salento (Puglia), Gallipoli o Porto Cesareo offrono spiagge private e tratti liberi.Per le coppie: a qualunque età, si preferiscono località dove ammirare le bellezze naturali e ambientali, con scorci romantici, un po’ di spirito di avventura, qualche locale dove gustare le specialità locali. Non importa se le spiagge sono un po’ selvagge e inaccessibili: questo garantirà più privacy e lontananza dalla folla e dal rumore. Perfette le spiagge sarde dell’Isola di San Pietro, a Sud ovest della Sardegna oppure, in Liguria, le spiagge di Vernazza nelle Cinque Terre che offrono scorci paesaggistici unici.Per chi ha un quattrozampe: I occorre una spiaggia dove i quattro zampe non siano solo accettati, ma anche coccolati. Devono poter fare il bagno e avere la possibilità di lavarsi con acqua dolce dopo i tuffi, scavare buche in pace senza che nessuno si lamenti e fare un sonnellino al fresco, magari su un lettino tutto per loro. La Toscana è tra le regioni migliori per l’offerta di spiagge per cani.Per chi diversamente abile: chi deve spostarsi in carrozzina o ha difficoltà di deambulazione deve poter contare su una buona scelta di spiagge facilmente accessibili. Oltre alla facilità di accesso e di spostamento all’interno della spiaggia, è necessario avere la possibilità di entrare in mare anche autonomamente, di poter contare su servizi igienici ad hoc e su cabine dove cambiarsi senza difficoltà. Docce all’aperto, bar e punti di ristoro devono poter essere raggiunti rapidamente e senza difficoltà. A Sestri Levante (Genova) ci sono splendide spiagge pubbliche accessibili ai diversamente abili, con lettini e ombrelloni appositi, passerelle per gli spostamenti della carrozzina e sedia per entrare in acqua e fare il bagno.
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05 Jul | Bambini, piscina e sicurezza
I bambini in piscina si divertono tantissimo, ma è importante sorvegliarli sempre per evitare incidenti e annegamento. Vediamo come fare perché il momento del bagno in piscina sia solo un’occasione di gioco e allegria in tutta sicurezza.Quando si sceglie una struttura turistica per le vacanze, la presenza della piscina in campeggi e villaggi è una delle caratteristiche più ricercate, anche se ci si trova in prossimità del mare. La piscina è rassicurante, non ci sono le onde, è spesso provvista di scivoli e di giochi d’acqua, offre tante possibilità di svago e di divertimento. Eppure, proprio come succede per il mare o il lago, in piscina è essenziale prestare attenzione alla sicurezza dei bambini in piscina, per evitare traumi e annegamenti. Ogni estate, le cronache riferiscono purtroppo di casi di bambini che hanno perso la vita in piscina, anche in quelle piccole, nel giardino di casa.La disattenzione causa principale dell’annegamentoSecondo i dati di un Rapporto dell'Osservatorio per lo Sviluppo di una Strategia nazionale di prevenzione degli annegamenti e incidenti in acque di balneazione dell’Istituto Superiore di Sanità, gli annegamenti in piscina riguardano soprattutto bambini di età inferiore ai 12 anni. In media, ogni anno sono circa 330 le persone che, nel nostro Paese, perdono la vita per annegamento: il 12% è di età inferiore ai 18 anni. Si tratta dunque di giovanissimi, che a volte sopravvalutano le proprie capacità di affrontare acque che si rivelano insidiose. Più spesso, sono bambini sfuggiti al controllo dei genitori, che cadono in piscine, anche piccole ma rimaste scoperte o senza una adeguata recinzione. Non importa che la piscina sia più o meno grande, che l’acqua sia profonda. Gli esperti dell’ISS raccomandano attenzione alla sicurezza dei bambini in piscina, perché un piccolo che ha appena imparato a camminare può annegare anche in una piscinetta gonfiabile da giardino, in venti centimetri d’acqua. C’è scarsa consapevolezza di questo, così come sono diffusi comportamenti sbagliati, che possono essere alla base di incidenti con conseguenze irreparabili.Mai distrarsi mentre il bambino è in acqua!È essenziale aumentare la consapevolezza che la sicurezza dei bambini in piscina è soprattutto una questione di responsabilità e di attenzione continua. Sempre secondo l’ISS, una delle cause più comuni di annegamento infantile è proprio la mancata o inadeguata sorveglianza da parte degli adulti. In uno studio riportato nel Rapporto, più della metà dei genitori credeva che fosse il bagnino la persona principalmente responsabile della supervisione del proprio bambino. Quasi un terzo degli intervistati ha ammesso di lasciare il proprio bambino completamente incustodito in una piscina per due minuti o anche di più. Inoltre, il 38% dei genitori ha dichiarato di aver parlato con altri, il 18% di essere stato occupato a leggere, il 17% a mangiare o, nell’11% dei casi, a parlare al telefono. Inoltre, quasi la metà era convinta che se il bambino si fosse trovato in difficoltà, questi avrebbe urlato, pianto, fatto rumore, insomma richiamato l’attenzione in qualche modo. Non è così: l’annegamento può verificarsi in completo silenzio.Un progetto contro l’annegamento tra ISS e RegioniAnche instaurare un corretto rapporto con l'acqua è fondamentale per difendere i bambini dai rischi dell’annegamento. Con questo obiettivo, l’ISS in collaborazione con 9 Regioni (Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Piemonte, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto e Sicilia), ha creato un progetto per aumentare la consapevolezza, che comprende un video di cui è protagonista il pesciolino Salvo, che offre consigli ai genitori per prevenire gli annegamenti. L’Istituto inoltre ha diffuso una serie di regole e consigli per la sicurezza dei bambini in piscina e per evitare gli incidenti in acqua.Vediamole insieme:Immergersi preferibilmente in acque sorvegliate dove è presente personale qualificato in grado di intervenire in caso di emergenza;Evitare di immergersi in caso di mare mosso o in prossimità di specchi d'acqua dove sono presenti correnti di ritorno;Essere consapevoli delle condizioni del mare prima di immergersi;Osservare attentamente la segnaletica e seguire le indicazioni dei sorveglianti. Questo può aiutare a identificare zone pericolose e comportamenti da evitare;Sorvegliare sempre in maniera continuata i bambini in acqua o in prossimità di un qualsiasi specchio d'acqua soprattutto nelle piscine domestiche o private;Educare i bambini all'acquaticità fin da piccoli. Insegnare loro a nuotare e a comportarsi in acqua in modo sicuro può ridurre in maniera significativa il rischio di incidenti;Evitare di tuffarsi in acqua repentinamente dopo aver mangiato o dopo un'esposizione prolungata al sole;Evitare tuffi da scogliere o in zone non protette e prestare attenzione a immergersi solo in acque di profondità adeguata.
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05 Jul | Strutture Gluten Free
Una persona con problemi di celiachia deve poter contare su una alimentazione gluten free sempre, anche quando va in vacanza. Solo la dieta priva di glutine seguita sempre, in modo rigoroso, permette di controllare i disturbi legati alla celiachia e quindi a vivere una quotidianità serena. Perché la vacanza è anche questo: rilassarsi in serenità e benessere fisico e mentale. Scopriamo insieme quali sono i requisiti da rispettare per le strutture gluten free e come è possibile andare sul sicuro e godersi qualche giorno in relax, in campeggi, villaggio e non solo, nella certezza di controllare la malattia.Perché scegliere un esercizio gluten freeSecondo i dati del Ministero della Salute relativi al 2023 e diffusi anche dalla AIC – Associazione Italiana Celiachia, sono 265.102 le persone celiache diagnosticate in Italia e le donne ne soffrono oltre il doppio degli uomini. Consolidate evidenze scientifiche epidemiologiche stimano che la celiachia riguardi l’1% della popolazione, in Italia e nel mondo. Nel nostro paese, quindi, sono circa 400.000 i casi non ancora diagnosticati. L’unico modo per controllare i sintomi (dolori addominali, dissenteria, malessere e molti altri) è seguire una dieta priva di glutine. La dieta seguita in casa propria permette di mettersi al sicuro dal rischio di contaminazioni, ma che cosa succede quando si va in vacanza? È importante scegliere una struttura turistica per celiaci, che abbia davvero le carte in regola. Perché non è sufficiente utilizzare materie prime prive di glutine. E’ indispensabile anche la corretta manipolazione dei prodotti, l’utilizzo di strumenti per la preparazione ben distinti per scongiurare il rischio di contaminazione, che sia seguita con cura ogni fase del processo di preparazione di un piatto. Ed è importante anche investire nella formazione del personale addetto, che deve essere a conoscenza della patologia e istruito per gestire le varie situazioni. Tutte queste caratteristiche, insieme, contribuiscono a rendere un ristorante sicuro e affidabile, migliorandone la reputazione.Senza glutine, una dicitura prevista dalla leggeNon si tratta solo di un dovere morale nei confronti di chi ha la malattia: è un vero e proprio obbligo di legge che i gestori sono tenuti a rispettare. Un esercizio, per potersi forgiare della dicitura “senza glutine” deve ottenere un’autorizzazione dalla ASL all’interno della quale si trova il locale, rispondendo ai requisiti presenti nel DL del Ministero della Salute n°111 del 1992. Solo le strutture che hanno seguito l’iter per ottenere tale certificazione possono essere considerate davvero senza glutine e possono comunicarlo al pubblico anche attraverso vetrofanie che riportano simboli chiari, con la dicitura “senza glutine”. Attenzione quindi ai locali, ai ristoranti, pizzerie non autorizzati: possono forse servire piatti privi di glutine, ma non viene garantita l’assenza di contaminazione durante l’intero processo di preparazione dei cibi.Il programma Alimentazione Fuori Casa di AICL’Associazione Italiana Celiachia, la massima autorità italiana in materia, ha messo a punto il programma AFC, ossia Alimentazione Fuori Casa: l’obiettivo è creare un network di esercizi realmente formati e informati sulla celiachia, che possano offrire un servizio realmente a misura delle esigenze alimentari dei celiaci. AFC si rivolge a tantissime tipologie di esercizi, non solo ristoranti, bar, pizzerie, piadinerie, paninoteche e pasticcerie, ma anche agriturismi, alberghi, villaggi e altre strutture turistiche al cui interno esista il servizio di ristorazione.L’adesione a questo circuito è di tipo volontario e per ottenere la certificazione AFC l’esercizio deve:• avere partecipato ad un corso su celiachia e dieta gluten-free organizzato dalle AIC Locali, dalle ASL o da enti che collaborano con AIC• avere ultimato la formazione con successivi incontri o corsi presso l’esercizio stesso a cura dell’AIC Locale• seguire tutte le regole fornite da AIC per la preparazione e somministrazione degli alimenti gluten-free per evitare i rischi di contaminazione• utilizzare solo ingredienti gluten-free • ricevere periodicamente il materiale informativo dell’Associazione• consentire controlli periodici da parte dell’AIC Locale, che svolge almeno una volta all’anno un sopralluogo approfondito dell’esercizio• aver firmato un accordo con AIC in cui il titolare si impegna per tutto quanto sopra. Consigli per chi prenota in una struttura gluten free• Effettuare sempre la prenotazione con anticipo, per dare il tempo di organizzare adeguatamente l’offerta con elevati standard di quantità, qualità e sicurezza;• Prima di ordinare, farsi riconoscere sempre come persona con celiachia;• Non abbassare mai il livello di attenzione a quello che viene servito.
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25 May | Campi estivi per bambini
La fine dell’anno scolastico si avvicina e molte famiglie sono alla ricerca di campus estivi per bambini: luoghi sicuri e divertenti dove giocare, imparare, fare sport mentre i genitori sono ancora al lavoro. I campus per bambini sono una realtà utile e importante, che si è sviluppata soprattutto negli ultimi decenni, insieme con il cambiamento della struttura sociale e famigliare. Offrono momenti di svago, possibilità di svolgere attività manuali, sportive, ricreative con i coetanei, in un ambiente protetto e controllato. Vediamo insieme quali possibilità di scelta ci sono, in città, nella natura e anche in molte località turistiche.Campus per bambini, come scegliere beneFino a una generazione fa, il problema di come “sistemare” i bambini durante i tre lunghi mesi estivi non esisteva. C’erano sempre dei nonni o degli zii disponibili a ospitare i nipoti in campagna oppure a portarli al mare nei casi più fortunati. Era abbastanza comune anche che le mamme non lavorassero e quindi erano loro ad occuparsi dei figli a casa. Tra compiti delle vacanze e giochi in cortile, l’estate passava fino a quando non arrivava il momento delle ferie per tutta la famiglia. Oggi la società è cambiata: le mamme lavorano e non sempre i nonni sono disponibili. I bambini sono forse più esigenti rispetto al passato e hanno bisogno di stimoli e attività coinvolgenti. L’offerta oggi è ampia, ma è bene non aspettare troppo: si rischia di non trovare posto nel campus ideale. Ecco qualche consiglio per scegliere bene un campus per i bambini.1. Scegliere la località adatta. Nostro figlio preferisce il mare o la montagna? O forse la piscina e il parco divertimenti? Permettere al bambino di scegliere la destinazione che avverte più affine ai suoi gusti è il primo passo per una vacanza davvero indimenticabile:2. Privilegiare i suoi interessi. Nel campus dovrebbe essere possibile dedicarsi a qualcosa che permetta al piccolo di esprimere i suoi gusti e interessi. Un corso di musica o di canto se suona uno strumento, un particolare sport se già ne pratica uno e desidera approfondire. E poi ancora teatro, pittura, cura degli animali e molto altro ancora;3. Mandarlo insieme a qualche amico. Soprattutto se i ragazzini sono piccoli, in età della scuola primaria per intenderci, sarebbe opportuno che frequentasse il campus insieme a un paio di amici o compagni di classe. Lo aiuterà a sentire meno la nostalgia di casa e anche ad aprirsi a nuove amicizie;4. Assicurarsi della qualità e dell’assistenza. È essenziale che il campus per bambini prescelto abbia una lunga ed accertata esperienza nell’ospitalità dei più piccoli e che sia provvisto di permessi, certificazioni di qualità, assicurazioni contro eventuali infortuni. È essenziale che il personale sia davvero formato nella gestione e cura dei più piccoli;5. Verificare che la struttura sia davvero in grado di rispondere ad eventuali esigenze del bambino. Se, per esempio, il piccolo ha la celiachia LINK, è fondamentale accertarsi della mancanza di qualsiasi rischio di contaminazione nella preparazione dei pasti;6. Visionare di persona la struttura. Possibilmente, è consigliabile fare un sopralluogo del campus prescelto, anche con il piccolo. Così ci si potrà convincere della bontà della scelta ed eventualmente orientarsi altrove.Qualche idea di campus estivi per bambiniTenendo presenti i consigli che vi abbiamo fornito, è possibile sbizzarrirsi perché la scelta è davvero ampia. In tutte le città, grandi e piccole, ci sono campus diurni, che il bambino frequenta dal mattino al tardo pomeriggio per poi rientrare a casa per la notte, quando i genitori hanno terminato il lavoro. I campi delle parrocchie sono validi e hanno un costo contenuto, ma ne esistono molti altri, organizzati da società sportive, enti, musei. Per esempio, a Milano, il Museo comunale di Storia Naturale organizza campus da giugno a settembre, divertenti e istruttivi. A Roma, per chi ama lo sport ci sono i campi del Foro Italico, mentre chi preferisce la natura e la scienza l’ideale sono i campus diurni del Bioparco di Roma.A Napoli, a giugno, luglio e settembre la Città della Scienza organizza campus diurni coinvolgenti, per imparare e divertirsi.Infine, per un campus più lungo dove fare sport, divertirsi, aumentare il giro di amicizie al di fuori della propria città, si possono scegliere i campus estivi in località di mare, lago, montagna (clicca qui). In queste strutture en plein air, certificate e con una lunga esperienza, i ragazzini potranno trascorrere una settimana a contatto con la natura, dormendo fuori, per un’esperienza che renda la loro estate davvero indimenticabile.
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19 May | Protezione solare
Protezione solare, perché è importante e come scegliere quella giusta La protezione solare adatta al proprio tipo di pelle è essenziale, quando si va in vacanza in campeggio al mare, sui laghi oppure in montagna. Il sole, infatti, apporta molti benefici all’organismo di adulti e bambini, ma se ci si scotta aumenta la possibilità di avere problemi alla pelle. È quindi importante, prima di partire, portare con sé un prodotto con la protezione solare adatta al proprio tipo di pelle, da applicare più volte quando ci si espone al sole. Benefici e rischi dell’esposizione al sole I raggi solari fanno bene all’organismo. Contribuiscono ad alleviare malattie della pelle come dermatite atopica e psoriasi, di cui soffrono anche i più giovani. Migliorano il tono dell’umore, favoriscono la sintesi della vitamina D che rende robuste le ossa e regolano l’attività ormonale. In dosi eccessive e senza una adeguata protezione, però, il sole svolge un’azione negativa sulla pelle. Infatti gli Uvb sono responsabili di eritemi e scottature, mentre gli Uva causano invecchiamento della pelle, con rughe e macchie. I raggi solari costituiscono un fattore di rischio per lo sviluppo del melanoma, un tumore della pelle sempre più diffuso. Come usare il solare in modo corretto Per approfittare dei benefici del sole senza correre i rischi di danni, è bene utilizzare un prodotto in crema o spray caratterizzato da un filtro solare adeguato al proprio fototipo. Il cosmetico, applicato regolarmente, creare un sottile film protettivo sulla cute che funziona come uno scudo, difendendo la pelle dall’azione infiammante di Uva e Uvb. Al tempo stesso, permette che i melanociti (le cellule presenti negli strati più profondi della cute) producano gradualmente la melanina, il pigmento scuro che conferisce l’abbronzatura e funziona da filtro naturale. È importante sapere come applicare il proprio solare: il prodotto va messo sulla pelle asciutta e pulite, nelle zone fotoesposte, quando si è ancora a casa, in modo che una volta al zone sia ben assorbito. E quanto deve essere? Secondo gli esperti, 35 grammi, pari a sette cucchiaini da tè per tutto il corpo. L’applicazione va rinnovata dopo il bagno in mare o in piscina, la doccia e una abbondante sudata. Qual è il solare giusto per ogni fototipo Perché la protezione solare sia ancora più efficace e mirata, è importante conoscere il proprio fototipo, una caratteristica individuale che si basa sul colore soprattutto della pelle, ma anche dei capelli e degli occhi. Grazie a questa è possibile scegliere il solare con il giusto fattore di protezione. Scopri insieme a noi il tuo fototipo! Capelli biondi o rossi, occhi chiari, carnagione molto chiara con efelidi, estremamente sensibile al sole, che si scotta sempre e non si abbronza: fototipo 1, occorre una protezione molto alta, ossia 50+. Capelli biondi o castano chiaro, occhi chiari, carnagione chiara, spesso con efelidi, sensibile al sole, che si scotta con facilità e si abbronza poco: fototipo 2, serve una protezione molto alta, 50+. Capelli sono castani, occhi chiari o marroni, carnagione bruno-chiara, che può scottarsi ma che si abbronza un po’: il fototipo è il 3, per il quale è adatta una protezione alta, vale a dire 30-50. Capelli castano scuro o neri, occhi scuri, carnagione olivastra o scura, si scotta di rado e si abbronza con facilità e intensamente: fototipi 4 e 5, per i quali è adatta utilizzare una protezione media, 15-25. Capelli neri, gli occhi neri e la pelle decisamente scura, la cute diviene nera al sole: fototipo 6, cute molto resistente per la quale è comunque consigliata una fotoprotezione bassa, 10-15. E i bambini? Hanno una pelle molto delicata e prima dei sei mesi non andrebbero esposti al sole diretto. Più tardi, è concesso con moderazione, un solare a protezione alta (50), maglietta e cappellino.
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23 Mar | 5 trucchi per rimorchiare in Campeggio
Il Campeggio può essere un luogo davvero magico per molti versi. Il contatto diretto con la natura, lo stare all’aria aperta, le meravigliose esperienze che si possono vivere insieme ad altri lo rendono un luogo davvero perfetto per le vacanze. Forse non molti sanno che il Campeggio può essere un ottimo posto dove rimorchiare, in quanto la presenza di single di entrambi i sessi abbonda e le occasioni per divertirsi insieme non mancano di certo.Ecco quindi 5 trucchi per rimorchiare quando siete in campeggio.Rimorchiare in Campeggio: 5 trucchi per te!In vacanza si è tutti più rilassati e anche semplicemente questo fattore vi può aiutare a fare nuove conoscenze. Prima di tutto individuate colui o colei che vi fa battere il cuore e cercate una scusa qualsiasi per conversare. Magari chiedete informazioni su qualche evento della zona o su qualche posto da frequentare. Mostratevi solari e pronti a divertirvi. Così avrete fatto il primo passo!Dopo aver rotto il ghiaccio è importante approfondire la conoscenza. Perché non invitare allora chi vi piace ad un evento? Può essere una festa in spiaggia o un’arrampicata in montagna. Cercate di capire un po’ quali sono i gusti della persona che vi interessa e regolatevi di conseguenza con la vostra proposta.La cucina in Campeggio aiuta a rimorchiare?Un altro modo per conoscere meglio l’altra persona è quello di invitarla a cucinare e poi mangiare insieme qualcosa insieme al vostro gruppo di amici. Un barbecue ad esempio potrebbe essere l’occasione ideale! Chi si tratti di una grigliata di carne, di pesce o di verdure, c’è sempre qualcosa da fare e voi potreste ritrovarvi magicamente a svolgere lo stesso compito o la stessa mansione, sempre in modo amichevole ed intraprendente! Mostratevi persone allegre ed aperte rispetto al mondo che vi circonda.Sport estremi per rimorchiare in CampeggioAnche qualche esperienza estrema potrebbe aiutarvi a guadagnare punti. Se siete tipe o tipi coraggiosi provate a proporre qualcosa come il rafting o il paracadutismo. Di solito le persone che frequentano i campeggi hanno una certa propensione all’avventura e al vivere certe esperienze. Non potrete non fare colpo!Usa il cuore in Campeggio…Dopo aver conosciuto un pò l’oggetto dei vostri desideri e dopo avergli mostrato il vostro lato più avventuroso ed intraprendente potrete anche spingervi a fare qualcosa di più romantico per lui o lei. Esplorate l’ambiente intorno a voi e trovate qualche spazio appartato o qualche scorcio particolarmente incantevole, magari panoramico ed invitate l’altra persona ad un romantico pic-nic in vetta ad una montagna, sulle sponde del lago, in una radura nel bosco o sulla spiaggia. Con qualche candela (scegliete quelle che tengono anche alla larga insetti e zanzare), un telo per terra e qualche delizia per il palato renderete tutto più magico!Ora che hai capito che i nostri trucchi non erano altro che semplici “consigli da buoni amici” ti chiediamo quale trucco hai usato tu per “rimorchiare” in Campeggio. Condividilo con noi sulla nostra pagina FB: https://www.facebook.com/campeggievillaggi
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